Titolo completo del bando: Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per la selezione di progetti socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) a sostegno del Terzo Settore da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 5 – Componente 3 Investimento 3 Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore – finanziato dall’Unione Europea- NextGenerationEU- annualità 2023.
Ente finanziatore: Agenzia Per La Coesione Territoriale
Area Geografica: Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Scadenza: sino alle ore 12:00.00 del trentesimo giorno successivo all’apertura (4 febbraio 2023)
Spese finanziate: vedi Tipologia di Azioni Finanziabili
Settore (profit / no profit / PMI / Cooperative / Associazioni / Scuole / Istituzioni Formative): Enti del Terzo Settore (ETS), Istituzioni, soggetti pubblici e privati appartenenti al mondo della scuola, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale.
Dotazione finanziaria (importo del bando): 50.000.000 di Euro
Max importo per progetto: Ciascuna proposta progettuale dovrà essere compreso fra i 125.000 e i 250.000 euro e pari al 95% del costo complessivo ammissibile del progetto. Il restante 5% del costo complessivo ammissibile del progetto è a carico dei soggetti della partnership.
Descrizione del bando
L’Avviso prevede la presentazione di proposte di intervento per progetti socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) a sostegno del Terzo Settore da finanziare nell’ambito del PNRR (Missione 5 – Componente 3) finanziato dall’Unione Europea attraverso il NextGenerationEU, annualità 2023. Si tratta di fatto della riedizione del bando del gennaio 2022 con il quale furono finanziati 220 i progetti promossi da enti del Terzo Settore finanziati grazie ai primi 50 milioni di euro provenienti sempre dal PNRR. Anche in questa edizione 2023 l’oggetto degli interventi da finanziare è il contrasto alla povertà educativa nelle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) attraverso il potenziamento dei servizi socio educativi a favore dei minori, con specifico riferimento ai servizi assistenziali nella fascia 0-6 anni, a quelli di contrasto alla dispersione scolastica e di miglioramento d eli’ offerta educativa nella fascia 5-10 e 11-17 anni. L’erogazione dei servizi socioeducativi e assistenziali proposti deve essere a titolo gratuito.
Ciascuna proposta progettuale deve riguardare esclusivamente uno solo dei 3 ambiti di seguito indicati:
- Interventi rivolti a minori appartenenti alla fascia d’età 0-6 anni, e alle relative famiglie, con l’obiettivo di ampliare e potenziare i servizi educativi e di cura, migliorare la qualità, l’accesso, la fruibilità, l’integrazione e l’innovazione dei servizi esistenti e rafforzare l’acquisizione di competenze fondamentali per il benessere dei bambini e delle loro famiglie.
- Interventi rivolti a minori appartenenti alla fascia di età 5-10 anni, con l’obiettivo di promuovere il benessere e la crescita armonica dei minori stessi, garantendo efficaci opportunità educative e prevenendo precocemente varie forme di disagio sociale e di povertà educativa, dalla dispersione e abbandono scolastico, al bullismo e altri fenomeni di disagio psicologico legati anche all’appartenenza del minore a comunità a rischio di emarginazione sociale
- Interventi rivolti a minori appartenenti alla fascia di età 11-17 anni, con l’obiettivo di promuovere il miglioramento dell’offerta formativa attraverso l’attivazione di percorsi formativi individualizzati, complementari a quelli tradizionali, contrastare l’abbandono scolastico ed il fenomeno dei NEET, in particolare per la fascia di età 16-17 anni, nonché realizzare azioni congiunte “dentro e fuori la scuola” che favoriscano il riavvicinamento dei ragazzi che abbiano abbandonato gli studi o che presentino rischi di dispersione scolastica e formativa.
Soggetti beneficiari
I progetti devono essere presentati da partenariati costituiti da un minimo di tre soggetti, che assumeranno un ruolo attivo nella ideazione e realizzazione delle operazioni.
Sono ammessi a presentare proposte progettuali, in qualità di Soggetto proponente, esclusivamente Enti del Terzo Settore (ETS), ex D.Lgs. 117/2017, iscritti al Registro unico nazionale terzo settore (RUNTS) operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso e costituiti da almeno due anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata alla data di pubblicazione dell’Avviso. I Soggetti proponenti dovranno indicare nella domanda il numero di repertorio e la data di registrazione al RUNTS.
Oltre agli Enti appartenenti al Terzo Settore, il partenariato, composto da almeno tre soggetti, può comprendere anche Istituzioni, soggetti pubblici e privati appartenenti al mondo della scuola, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale.
Tipologia di azioni finanziabili
Ciascuna proposta progettuale deve riguardare esclusivamente uno solo dei 3 ambiti di seguito indicati:
Interventi rivolti a minori appartenenti alla fascia d’età 0-6 anni, e alle relative famiglie
- il potenziamento delle condizioni di accesso ai servizi di asili nido (0-3) e scuola d’infanzia (3-6), adattando l’accesso ai bisogni e alle capacità delle famiglie fragili e vulnerabili (anche con riferimento alle comunità a rischio di emarginazione sociale) al cui interno siano stati individuati minori in situazione di disagio;
- l’integrazione di tutti i servizi per la prima infanzia, adottando un approccio multi-servizio capace di ampliare l’offerta e superare la frammentazione (servizi educativi, sanitari, sociali, culturali, consultori, ecc.) e/o attivando offerte complementari/integrative al servizio nido/scuole d’infanzia (spazi genitori/bambini, spazi multiservizi, nidi e scuole d’infanzia aperti, ecc.);
- azioni a sostegno della genitorialità, della maternità e della conciliazione famiglia/lavoro partecipazione sociale, oltre che meccanismi di potenziamento/protagonismo/coinvolgimento attivo dei genitori e delle famiglie nelle offerte di cura ed educazione per la prima infanzia e l’attivazione di reti, anche informali, di genitori;
- azioni di rafforzamento del ruolo degli attori del processo educativo (genitori, insegnanti, educatori e operatori sociali) che, ad integrazione di una o più azioni sopra riportate, consentano sia lo sviluppo di una migliore interazione con i bambini sia la diffusione di metodologie di apprendimento e strumenti didattici innovativi.
Interventi rivolti a minori appartenenti alla fascia di età 5-10 anni
In particolare, le iniziative inserite in questo ambito di intervento devono riguardare, in modo efficace e funzionale, elementi chiave quali:
- lo sviluppo di percorsi formativi individualizzati, complementari a quelli tradizionali, con il coinvolgimento anche dei gruppi classe di riferimento e prevedendo azioni congiunte “dentro e fuori la scuola” che favoriscano il riavvicinamento ai percorsi educativi dei giovanissimi che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione, nonché lo sviluppo e/o il rafforzamento di competenze sociali, relazionali, sportive, artistico-ricreative, scientifico-tecnologiche e di cittadinanza attiva e la prevenzione e il contrasto di dipendenze e del fenomeno del bullismo;
- la promozione della scuola come spazio fisico accogliente, sicuro, aperto alla comunità e luogo di apprendimento, confronto, socializzazione e crescita, in cui sostenere la cura degli spazi comuni, sperimentare modelli positivi di utilizzo del tempo libero, di cittadinanza attiva e di legalità, anche attraverso forme di auto-organizzazione di cittadini e genitori;
- l’attivazione di processi di sviluppo finalizzati a incentivare una maggiore responsabilizzazione delle famiglie, favorendo il coinvolgimento dell’intero nucleo familiare nei servizi presenti sul territorio;
- azioni di rafforzamento del ruolo degli attori del processo educativo (genitori, insegnanti, educatori e operatori sociali) che, ad integrazione di una o più azioni sopra riportate, consentano sia lo sviluppo di una migliore interazione con i destinatari, sia la diffusione di metodologie di apprendimento e strumenti didattici innovativi.
Interventi rivolti a minori appartenenti alla fascia di età 11-17 anni
In particolare, le iniziative inserite in questo ambito di intervento devono riguardare, in modo efficace e funzionale, elementi chiave quali:
- attività facilitanti l’accesso, la fruibilità di opportunità educative in orario extrascolastico e/o nei periodi estivi, volte a integrare percorsi di apprendimento curriculare per favorire lo sviluppo di conoscenze, competenze sociali/relazionali e digitali, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media;
- interventi di riconoscimento precoce di difficoltà di apprendimento e di bisogni educativi speciali, anche al fine di evitare e/o ridurre fenomeni di medicalizzazione e assicurare offerte educative personalizzate;
- azioni di orientamento congiunte “dentro e fuori la scuola” volte a indirizzare la formazione dei ragazzi negli ambiti di riferimento dei sistemi produttivi territoriali e delle imprese locali, nonché ad accompagnare lo sviluppo di capacità e conoscenza inerenti il lavoro autonomo e l’auto impiego;
- azioni di rafforzamento delle competenze scientifiche e tecnologiche (STEM), con particolare attenzione alla partecipazione delle ragazze, per il superamento degli stereotipi di genere e una maggiore occupabilità femminile;
- l’attivazione di processi di integrazione e sviluppo sociale per una maggiore responsabilizzazione delle famiglie, favorendo il coinvolgimento dell’intero nucleo familiare nei servizi presenti sul territorio, attraverso la promozione di patti educativi territoriali;
- azioni di rafforzamento del ruolo di tutti gli attori del processo educativo (genitori, insegnanti, operatori sociali) che, ad integrazione di una o più azioni sopra riportate, consentano sia lo sviluppo di una migliore interazione con i destinatari, sia la diffusione di metodologie di apprendimento e strumenti didattici innovativi.