CHRISTUS VIVIT, FIDAE: GRAZIE PAPA FRANCESCO

COMUNICATO STAMPA

Le nostre scuole sono fuori dal “bunker”

E sull’educazione sessuale, attivati corsi anche sull’affettività rivolti a genitori e ragazzi

 Roma, 3 aprile 2019 – Quando si parla di scuola il rischio di alzare fortini, nell’illusione di proteggere in questo modo gli studenti, è dietro l’angolo. Nell’Esortazione Apostolica post sinodale “Christus vivit” indirizzata “ai giovani e a tutto il popolo di Dio”, a proposito degli istituti cattolici, Papa Francesco non lascia dubbi parlando della “scuola trasformata in un ‘bunker’ che protegge dagli errori ‘di fuori’ è l’espressione caricaturale di questa tendenza”.

“Ringraziamo il pontefice – commenta Virginia Kaladich, presidente della Federazione istituti attività educative (Fidae) – per il documento post sinodale che parla direttamente ai giovani ma anche a tutto il mondo che ruota intorno a loro, con l’obiettivo di migliorare la crescita morale e culturale. Nell’Esortazione, riscontriamo tanti punti di riflessione ed elementi di stimolo su cui la Federazione si concentra da tempo per compiere un lavoro quotidiano. È vero, trasformare la scuola cattolica in un “bunker” è un errore che cerchiamo di evitare aprendo gli istituti a tutti e a tutte le fasce della popolazione, attivando scambi anche internazionali e i diversi soggetti della società civile.”

In un altro passaggio della Esortazione, Papa Francesco sottolinea la necessità di mettere i giovani nella condizione di porsi delle domande, di “non farsi anestetizzare dalla banalità”.

“Una delle iniziative della Federazione è il progetto Io posso!, finalizzato alla stimolazione nei ragazzi di domande e soluzioni sulle varie tematiche ambientali e di sostenibilità. Un progetto che sta riscuotendo molto successo nelle scuole ma anche fuori per il metodo usato”.

Papa Francesco ha inoltre esortato a rompere il tabù del sesso, dal momento che è un dono di Dio, auspicando una educazione sessuale diffusa.

“Siamo pienamente d’accordo con il pontefice e ringraziamo ancora una volta averne parlato in questa occasione. La nostra Federazione infatti non si limita ad attivare corsi di educazione sessuale ma è impegnata da tempo nella sensibilizzazione e nella trasmissione del messaggio che oltre alla corretta conoscenza della sessualità bisogna puntare alla cura delle relazioni e degli affetti con iniziative rivolte ai giovani e ai loro genitori”, conclude Kaladich.

Ufficio stampa FIDAE
M.Elisabetta Gramolini