LA FIDAE HA LANCIATO “IO POSSO!”, IL PROGETTO PER LE SCUOLE ITALIANE CHE VOGLIONO CAMBIARE IL MONDO

COMUNICATO STAMPA

Sabato 19 maggio 2018 la FIDAE (Federazione degli Istituti di Attività Educative – scuole cattoliche italiane) ha presentato ufficialmente “IO POSSO!”, il progetto internazionale ispirato all’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco.

Tante le scuole italiane che hanno accolto l’invito della FIDAE (Federazione degli Istituti di Attività Educative – scuole cattoliche italiane) e sabato 19 maggio a Roma hanno aderito alla giornata di presentazione del progetto internazionale “IO POSSO!”, nato in collaborazione con CEC (Congregazione per l’Educazione Cattolica del Vaticano) e OIEC (Organizzazione delle scuole cattoliche nel mondo).

Nel 2015 Papa Francesco con l’enciclica del Laudato Si’ esortava il mondo a prendersi cura della “casa comune”. Bambini e ragazzi hanno accettato la sfida e grazie al progetto “IO POSSO!” per un anno si impegneranno a migliorare l’ambiente in cui vivono utilizzando la metodologia di “Design for Change”.

“È un progetto che dà fiducia ai giovani. Non è rivolto solo alla scuola cattolica ma a tutte le scuole italiane”, ha spiegato Virginia Kaladich, presidente nazionale FIDAE. “Le nuove generazioni possono dare un futuro diverso all’umanità. La FIDAE crede in questo progetto: abbiamo aperto un sito di riferimento per gli insegnanti e stiamo lavorando per creare reti territoriali e diffondere “IO POSSO!” in tutta Italia”.

All’evento era presente anche monsignor Angelo Vincenzo Zani, segretario della CEC: “L’enciclica Laudato Si’ ci ha spinto a fare di più. Siamo chiamati a mettere in pratica le indicazioni del nostro Papa: dobbiamo lasciare a chi viene dopo di noi un mondo nuovo. L’educazione cristiana è sempre una educazione generativa, capace di generare persone nuove e di includere l’altro”.

Durante la presentazione Monica Cantòn De Celis, coordinatrice di Design for Change Spagna, ha spiegato come funziona il metodo: “È una metodologia nata in India dall’insegnante Kiran Bir Sethi e diffusa in 66 Paesi nel mondo. I bambini e i ragazzi utilizzano l’empatia, la creatività, il pensiero critico, l’ideale condiviso per lavorare insieme”. Qualsiasi progetto o storia di cambiamento si compone di quattro semplici fasi: sentire la necessità o i problemi; immaginare nuove soluzioni; agire e costruire il cambiamento; condividere la loro storia per contagiare e ispirare più persone possibili. L’obiettivo è quello di realizzare una catena mondiale di bambini e giovani e cambiare passo dopo passo il mondo. Per farlo si mettono in gioco quattro competenze basilari (le quattro C): pensiero critico, creatività, collaborazione, comunicazione.

Juan Antonio Ojeda, responsabile della promozione dei progetti scuola cattolica dell’OIEC: “I bambini hanno uno spirito di collaborazione molto più forte degli adulti e sono portatori di un modo nuovo di pensare e agire. Stiamo costruendo una rete mondiale per dare la possibilità ai giovani di avviare un progetto di miglioramento delle realtà sociali e ambientali in cui vivono”.

A novembre 2019 si svolgerà a Roma un incontro celebrativo mondiale in cui verranno condivise le storie di cambiamento realizzate. Novemila bambini e giovani sono attesi a San Pietro da Papa Francesco per mostrare al mondo come hanno risposto alla sfida della Laudato Si’.