Per venire incontro alle numerose richieste pervenute dalle scuole associate, la F.I.D.A.E. ha deciso di elaborare un sintetico vademecum per l’attivazione, nel rispetto anche degli ultimi provvedimenti normativi adottati a seguito dell’emergenza “Coronavirus”, della tipologia lavorativa c.d. “lavoro agile” o “smart working” per il personale dipendente delle scuole, docente e non docente.
In relazione agli adempimenti amministrativi per l’attivazione del lavoro agile, le comunicazioni obbligatorie vanno gestite come segue:
- Comunicazione di attivazione del lavoro agile. Si tratta della comunicazione del datore di lavoro al dipendente di attivazione del lavoro agile con una regolamentazione di base: scarica il documento
- Informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile ai sensi dell’art. 22, comma 1, L. 81/2017. Assolve gli obblighi di informativa sulla salute e sicurezza del lavoratore nel lavoro agile: scarica il documento
- Dichiarazione del dipendente in relazione all’attivazione del lavoro agile: è la dichiarazione che il lavoratore deve compilare e restituire firmata al datore di lavoro prima dell’avvio del periodo di lavoro agile, allegando copia del documento di identità del dipendente: scarica il documento
In relazione alle comunicazioni all’Inail e al Ministero del Lavoro si specifica quanto segue:
- INAIL: la comunicazione telematica semplificata di avvio del lavoro agile non va effettuata se con il lavoro agile non muta la classe di rischio del lavoro svolto ai sensi del decreto legislativo 81/2008. Lo svolgimento del lavoro a domicilio del personale amministrativo e insegnante delle scuole non muta la classe di rischio, quindi non deve essere effettuata la comunicazione all’INAIL;
- MINISTERO DEL LAVORO: il DPCM del 1° marzo 2020 ha previsto una nuova procedura semplificata per l’attivazione dello smart working per il periodo di emergenza epidemiologica. Attualmente non è ancora chiarito se è richiesto l’invio della comunicazione di avvio del lavoro agile al Ministero del Lavoro, tramite procedura telematica. Si è in attesa di un chiarimento da parte del Ministero del Lavoro.
Infine, coloro che hanno necessità di spostarsi per motivi lavorativi, devono portare con sé l’autocertificazione, aggiornata al 9 maggio 2020, predisposta dagli organi di Polizia: [scarica il modulo]