Suor Paola Murru: Realizziamo il sogno di don Bosco

28 Gennaio 2021

Gennaio 2021 – L’Arborerse

Nel cuore del mondo vivi il sogno… è questo lo slogan che accompagna la pastorale giovanile salesiana di quest’anno, è questa la contemporaneità del messaggio di don Bosco oggi: giovani, non rinunciate mai a sognare, ma vivete, fino in fondo, immersi nel cuore della realtà in cui siete chiamati a vivere. L’attualità di don Bosco: il Santo dei giovani e degli educatori, credo sia innegabile, la sua opera nasce da un sogno, lui è stato il sognatore per eccellenza, il suo grande desiderio che diviene la sua missione: prevenire il disagio facendo leva sull’accompagnamento amorevole dei ragazzi, sulla fiducia, amando ciò che

di bello a loro piace, affinché l’educatore diventi significativo e un punto di riferimento per la loro vita, ed essi, a loro volta, imparino ad amare i veri valori. La realtà che siamo chiamati a vivere oggi, caratterizzata da pandemia, isola- mento, didattica a distanza, precarietà economica, incertezza per il futuro, come dice il nostro papa Francesco, evidenziano fortemente la necessità di educare le nuove generazioni a una fratellanza universale, a ricostruire un patto globale che si è frantumato. Per realizzare ciò occorre, quindi, non rinunciare a sognare. Nell’enciclica Fratelli tutti il Papa stesso, parla a sua volta, del sogno: Com’è importante sognare insieme! […]

Da soli si rischia di avere dei miraggi, per cui vedi quello che non c’è; i sogni si costruiscono insieme. Questa esortazione a lavorare e a sognare insieme è il vero appello che viene fatto a noi educatori oggi! La mia testimonianza, oggi, da educatrice salesiana, da Preside che lavora quotidianamente con i ragazzi da lungo tempo è quella di ripetere che la speranza va alimentata e che nessuno potrà mai rubarci il diritto ad alimentarla nel nostro cuore e in quello dei nostri giovani, neppure un terribile virus! Vengo fuori da 50 giorni di completo isolamento per Covid e conseguenti malattie polmonari, ho vissuto momenti difficili di paura, trepidazione e incertezza, ma ciò che mi ha fatto combattere con tutte le mie forze è stata la fede e la speranza che tutto poteva essere risolto con l’aiuto di Dio, il sostegno di Maria Ausiliatrice e il forte desiderio di continuare a lavorare tra i miei e nostri ragazzi.

Da questa esperienza si può uscire più forti, la vita è nelle mani di Dio, noi siamo davvero tanto piccoli. Noi abituati a controllare tutto, ci siamo purtroppo, e forse finalmente, resi conto che non tutto è controllabile, tante cose non dipendono da noi. A noi educatori viene chiesto questo: riconsegnare ai giovani il messaggio della creaturalità, della fragilità umana, della precarietà, ma non come visione pessimistica e di ostacolo, ma come trampolino di lancio per un nuovo patto con il creato, con la vita stessa e con gli altri. Siamo chiamati a far rinascere la speranza, questo oggi Don Bosco ci comunica, perché è Dio che guida la storia ed Egli vuole la nostra felicità! Guardiamo, dunque, al futuro con fiducia e non smettiamo mai di sognare!

Paola Murru, salesiana – Consigliere Nazionale Fidae

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