Dicono di #vogliamofarescuola

Sono docente in un polo scolastico a Padova. Insegno Scienze Motorie e Sportive nel liceo e Educazione Motoria alla scuola primaria. Venerdì 8 maggio ho partecipato al vostro convegno. Mi sono ritrovato spesso nelle vostre considerazioni, sull’impegno che dobbiamo mettere per costruire, insieme, la scuola che verrà ed avrei piacere di  partecipare ai futuri tavoli di confronto.

Luca Traversi, Docente – 12 maggio 2020


Come coordinatrice della scuola dell’infanzia e primaria, sono interessata a partecipare alla progettazione e alla possibilità di condividere una prassi di qualità per il nuovo anno scolastico. Poterci lavorare insieme ci assicura la possibilità di fare una proposta di qualità alle famiglie della nostra scuola e agli studenti che inizieranno per la prima volta o riprenderanno a frequentare la scuola. grazie!

Alessandra Villano, Coordinatrice – 11 maggio 2020


Sostengo fermamente nella buona scuola, la migliore opportunita’ per i nostri bambini e ragazzi di crescere aprendo la mente e il cuore alle opportunita’ che la vita offre.

Alessandra Cabella, Responsabile commerciale – 11 maggio 2020


“Condivido fortemente quanto avete detto nella conferenza stampa e credo che sia il momento di ottenere da parte dello stato una visibilità maggiore e più appropriata. Grazie

Lavinia Quagliarini, Operatrice Didattica – 11 maggio 2020


Aderisco con entusiasmo alla campagna “vogliamo fare scuola”

Selene Dessì, Docente – 11 maggio 2020


Carissimi,  sono Elena educatrice di asilo nido e mamma di Martina che frequenta il secondo anno della scuola secondaria Maddalena di Canossa di Pavia.
Innanzitutto vi ringrazio di avermi dato la possibilità di partecipare a questa conferenza.  Sono rimasta particolarmente e positivamente colpita dall’intervento della dott.ssa Elena Granata. Ho apprezzato come da  una  situazione  negativa che ci ha costretti ad usare strumenti come la DAD , è riuscita a trovare positività,  di cui tutti in questo momento abbiamo bisogno.Mi spiego meglio, come lei stessa descriveva, il ragazzino timido che in classe non “emergeva” in questa situazione ha trovato il modo di trovare “spazio”. La riscoperta della famiglia: “facciamo la torta insieme”. Lo scandire lento e tranquillo dei tempi, senza essere sopraffatti dall’isteria del quotidiano (aggiungo io). Forse una situazione  che, riflettendo bene, ci ha portato a capire l’importanza educativa della famiglia.
Ma siamo esseri umani, abbiamo bisogno di stare con gli altri, rapportarci con l’ ambiente circostante e soprattutto abbiamo bisogno di apprendere. Ma non con un download,  come specificava la dott.ssa Granata.
E quindi bisogna riorganizzare il modo di far scuola… Ho due figlie, e vi dico la verità,  sono una simpatizzante dell’homeschooling… Non l’ho mai attuata con le miei figlie per paura… E come  miglior soluzione ho optato per una scuola paritaria, che mi desse quel qualcosa in più, sia chiaro non come ambiente “esclusivo” ma come ambiente costruttivo!!
Sono sincera, ho paura per il futuro scolastico delle mie figlie. Ho paura che la scuola invece di innovarsi si richiuda in regole rigidissime…
Spero di poter far parte ancora di altri vostri incontri
Complimenti a tutti

Elena Boldini, Genitore ed Educatrice – 11 maggio 2020


Buongiorno, ho partecipato con piacere alla conferenza stampa, in questo momento di difficoltà per la scuola tutta in conseguenza del coronavirus, che pone problemi all’organizzazione della stessa.
È chiaro che in una società europea, ma anche nazionale,  che si avvia a diventare multirazziale, multiculturale e pluriconfessionale, dove dalle scuole statali si tende sempre di più a voler eliminare il crocefisso, è sempre più importante la presenza della  scuola cattolica,  per la formazione  delle future generazioni ed a difesa dei principi del Cristianesimo.

Antonio Mellace, – 11 maggio 2020


Grazie mille, per avere ripetuto mille volte che non chiuderete. I nostri figli aspettano che le vostre scuole riaprano. Io ci sono: sono docente d’inglese/animatore digitale in un liceo statale, madre di una ragazzina che frequenta il Liceo Classico presso i Salesiani di Via Copernico, a Milano. Un saluto.

Sabina Moscatelli, Genitore e Docente – 10 maggio 2020


È stato molto interessante. Grazie

Rosanna Latorre – 9 maggio 2020


Ho rilevato ottimi interventi da parte degli esperti che hanno focalizzato la necessità su cui agire, quella del relazionale e del “Noi”, coniugando le norme sanitarie con il bisogno di una educazione adeguata agli spazi nuovi. Siamo di fronte a ragazzi che rischiano transitorie forme di tendenza autistico-parossistica per cui occorre aiutarli ad aprirsi ad un sociale abitato da un minor numero di compagni ma più fluido e senza i tradizionali punti di riferimento cui erano abituati. Anche questa è una forma di”green economy ” per la quale come educatori dovremo lavorare, sapendo che questo sarà il nuovo contesto in cui andrà recuperata la dimensione affettivo- espressiva del “noi” di ogni ragazzo. Molto efficace l’esortazione avvolgente della Presidente Virginia Kaladich.Grazie.

Renzo Dameri, segr. Fidae Liguria – 9 maggio 2020


Sono insegnante e sono madre che ha investito e investe tutta la sua vita e quella della mia famiglia nella scuola, da sempre nella scuola paritaria e non solo.  Pertanto, con rinnovato entusiasmo, vi giunga il mio GRAZIE e la mia disponibilità ad esser parte integrante di questo manifesto, di questo importante e vitale progetto.

Alessia Nobili, Docente – 8 maggio 2020